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Metodologia

In ciascuna delle aziende agricole partner, verranno individuate delle aree idonee alla sperimentazione e alla implementazione della compostiera e del fermentatore utili alla messa a punto del bioreattore innovativo. Per la valutazione e la validazione scientifica dei risultati, ottenuti con test su suolo e in fuori suolo, si prevede il confronto tra tesi trattate con vermicompost solido (distribuito in superficie al momento della semina/trapianto), tesi trattate con vermicompost liquido (distribuito per fertirrigazione) e tesi di controllo non trattate cioè gestite secondo la tecnica tradizionale normalmente adottata in azienda.

Inoltre, in ciascuna azienda, per ogni ortaggio scelto, per ogni ciclo di coltivazione e per ogni tesi adottata, verranno coltivate 18-36 piante suddivise in tre parcelle (repliche) disposte secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati. Durante la coltivazione verrà valutato l’accrescimento delle diverse specie orticole attraverso il monitoraggio delle fasi fenologiche (sviluppo iniziale, epoca di fioritura ed epoca di maturazione commerciale).

Al momento della raccolta saranno determinate per le diverse specie orticole:

  • la resa, determinata in termini di biomassa prodotta (peso fresco e peso secco);
  • la qualità, determinata in base alle caratteristiche merceologiche (quali area fogliare, pezzatura, SPAD e colorazione) e nutrizionali (per il contenuto di sali minerali - calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio e sodio-, nitrati, clorofilla A e B e carotenoidi).

Con il fine di caratterizzare l’ambiente di coltivazione, all’inizio e alla fine dei test di campo, verranno prelevati e analizzati, da un punto di vista chimico-fisico, dei campioni di terreno (per valutarne tessitura, pH, CE, CSC, sostanza organica, azoto - nitrico, ammoniacale e totale -, fosforo scambiabile e potassio assimilabile) e di substrato (per valutarne pH, CE, azoto - nitrico e ammoniacale -, fosforo e potassio).

Il vermicompost prodotto durante la sperimentazione sarà sottoposto a diverse tipologie di esami biologici e molecolari per definire la microfauna presente al suo interno. Verranno quindi effettuate le seguenti analisi:

  • della biomassa al suo interno (conta batterica e fungina);
  • metagenomica dei microrganismi presenti all’interno del compost;
  • della mesofauna, per vedere se l’utilizzo di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale possa avere effetti benefici sui microrganismi del suolo (compresi tra 200 μm e i 2 mm).

I prodotti orticoli ottenuti saranno sottoposti a 20 individui (divisi in 2 gruppi) clinicamente sani e rappresentativi della popolazione generale, che alle loro 'normali' abitudini alimentari introdurranno gli ortaggi oggetto dello studio. Indagini cliniche verranno effettuate per valutarne lo stato infiammatorio, prima e dopo le 8 settimane previste per la somministrazione, al fine di verificare i parametri biochimici di interesse nutrizionale e comprendere il ruolo possibilmente protettivo del consumo di tali prodotti vegetali.

Ultimo aggiornamento

08.05.2024

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